Avrebbero falsificato un verbale d’arresto, spedendo in carcere due persone per rapina.
Sono due le ipotesi di reato a carico di tre agenti della squadra volanti della questura di Reggio Emilia: depistaggio e falso in atto pubblico.
I poliziotti, due uomini e una donna in servizio da tempo, sono stati sospesi per un anno.
I fatti – Erano avvenute due rapine, lo scorso aprile, nella zona attorno alla stazione ferroviaria di piazzale Marconi.
Due donne erano state rapinate con violenza, a distanza di pochi giorni una dall’altra, una del cellulare, l’altra della borsetta.
Uno dei due presunti responsabili, un gambiano di 26 anni, era stato rintracciato quasi subito nascosto dietro a una siepe. L’altro, un connazionale di 21 anni, il 23 aprile in seguito a una violenta rissa per ragioni di droga alle ex Officine Reggiane, nella quale era rimasto ferito un giovane nigeriano, rinvenuto a terra dalla polizia.
In quell’occasione, uno dei partecipanti alla rissa, il gambiano 21enne, secondo la polizia aveva indosso i vestiti descritti da una delle due vittime di rapina.
Insomma, caso chiuso e presunti responsabili condotti in carcere.
Poi alla Procura è arrivata una segnalazione che ha fatto scattare le indagini sugli agenti che avevano condotto quell’operazione e sul loro operato, un’indagine che ha portato, a ora, alla sospensione dei tre.
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